Archive for the 'vita' Category
hm 0x0f
non tornavo all’hm da diversi anni.
il mio primo è stato Napoli, 2005. che bello 🙂
sempre con gli amichetti del computer e il teletrasporto. (laddove invece una semplice cena a 20 km magari per me è un ostacolo durissimo)
poi sono stato a Pisa e Parma. poi non più.
stavolta era a L’Aquila
sono stato solo ieri, sabato, con blended superattilius (e il fratello), ftp21, piergiorgio (non lui un altro) e truelove
l’appuntamento con truelove era alle 9.15 alla fermata del michetti, vicino san cetteo
erano le 9.30
mi ha chiamato “oh io sto davanti a sant’andrea tu dove sei?”
“A SANT’ANDREA?”
poi siamo andati a prendere superattilius il fratello e blended
poi ci siamo diretti verso casa di ftp
usciti alla rotonda dell’aeroporto.. ci ferma la polizia
lipperlì hanno chiesto solo patente e libretto a truelove (che guidava)
poi un altro ha dato un’occhiata dentro la macchina e ha pensato che era meglio se scendevano tutti ahahahaha



mi ricordo in un precedente hm, all’ingresso, c’era un cartello simile che diceva “meno di 3 = sei un pezzente” ahahaha
anche “capace che nun te menavo” mi fa ridere 🙂
cmq.. ho capito che .. non posso più tenere i file sul mio pc nel modo in cui li tengo
cioè, le foto da una parte, la musica da un’altra, i video fatti col cellulare da un’altra parte ancora
mi sa che un giorno (mah.. direi “una serie di giorni”) devo ridividere tutto il contenuto del mio hard disk in maniera diversa.
directory “hm 2012” e dentro TUTTO ciò che riguarda hm 2012
avere il pc disordinato (in base ai miei critieri) è come uscire di casa lasciando la casa sottosopra. non sto bene. asd
bello perché non appena sono entrato, c’era musica tekno
beh.. meglio dire drum’n’bass o jungle
stavano mettendo “physical jewels” o, come dice Guido, “col fisico giusto”, infatti l’ho chiamato subito per fargliela sentire 🙂


c’era un gruppo di ragazzi con davanti una specie di plotter
c’era un pc con una webcam
tu ti mettevi lì davanti, ti facevano “lo screenshot” e poi il plotter si iniziava a muovere, disegnando il tuo robo-ritratto
bello

seminario su come si saldano cose:

ahah pure questo mi ha fatto ridere:

oggetti smarriti moderni :))
c’era questo pc.. messo a disposizione del pubblico
ma non navigava
l’utente era “utente”
pensavo che ci fosse il solito account luther/luther
invece no..
boh, ho pensato “beh prendiamo la root su questo pc dai!”
intanto non mi aspettavo che qualcuno ci avesse installato slackware 🙂
ho riavviato con init=/bin/bash
e mi sono aggiunto l’utente “asd” con password “asd”, messo anche nel gruppo wheel
e poi ho scoperto che in /root c’era qualcuno che ci aveva giàlasciato un ricordino
allora.. c’ho aggiunto una riga pure io 🙂

cmq.. non mi sono portato il computer. proprio non c’avevo voglia
l’unico seminario che ho seguito, per più di due ore, è stato quello di Slavina, “controsessualità”
ma dopo un po’ non ce l’ho fatta più. troppo caldo
peccato, perché poi mi hanno raccontato che si sono spogliati, hanno fatto dei “giochi” in gruppo.. mi sarebbe piaciuto molto
arieccome,
in pieno delirio da schedule delle presentazioni del mio libro ho
realizzato che non mi sarebbe affatto impossibile partecipare
all’hackmeeting 🙂
ho meno tempo di quello che pensassi, per cui invece di preparare una
cosa nuova come quella che v’avevo proposto sulle relazioni a codice
aperto, vorrei portare in quel dell’Aquila un sapere(/potere/piacere)
che maneggio ormai abbastanza.
la mia proposta é un laboratorio pratico di contrasessualitá.
segue breve presentazione (l’anno scorso mi era stata richiesta – se ce
n’é bisogno vi mando anche il curriculum 🙂
la nozione di contrasessualitá – proposta da Beatriz Preciado – parte
da un’analisi critica della differenza sessuale e di genere e ha come
obiettivo il superamento delle performativitá normative del sesso e la
produzione di forme di piacere/sapere alternative.
finalitá del laboratorio sará quella di creare un contatto profondo tra
chi
partecipa all’esperienza, attraverso una metodologia che prevede il
confronto verbale dei vissuti e dei desideri a cui faranno seguito una
serie di giochi tesi a sdrammatizzare e demistificare l’alone morboso
che accompagna l’idea normativa di sessualitá e la sua
materializzazione.
sará un campo aperto di sperimentazione dove ogni partecipante
deciderá come implicarsi nelle dinamiche di gruppo e dal quale
speriamo di uscire tutte e tutti piú consapevoli rispetto alle
infinite possibilitá del corpo di dare e ricevere piacere al di fuori
degli schemi dell’eteronorma.
l’ideale sarebbe avere una 20na di partecipanti anche se la mia
filosofia rimane sempre *piú semo, piú se divertimo*
il laboratorio – a seconda del numero di partecipanti – ha una durata
tra le 2 e le 3 ore e avremo bisogno di uno spazio con relativa privacy
(va bene anche uno spazio all’aperto un po’ isolato)
no compiuter, no cavi, no rete – siamo noi le macchine da formattare.
scusate se mi catapulto in mailing list con poca grazia (d’altronde mi
chiamo slavina e non diplomatica)
spero che si capiscano le intenzioni e il perché penso che
un’esperienza del genere possa essere molto salubre tra le lande
dell’autismo
(se qualcosa non é chiara fatemi delle domande che cercheró di
rispondere sensatamente)
e poi anche basta 🙂
arriverei a l’Aquila la mattina di sabato.
vi amo e vi devo molto – questa vorrebbe essere una maniera di
ricambiare
ciao,
slavinaÂÂ
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momenti felici.. ho perso il conto
ieri M ha suonato a Nocciano, con un progetto non meglio identificato
sapevo che cominciava intorno alle 23 – 23:30
non ci volevo andare propriamente da solo, o meglio se non ero solo era meglio
ho sentito Lerrich, che si stava a vedere la partita a casa di amici
.. è stato subito molto entusiasta, sincerammerda non me l’aspettavo
mi ha detto di passare a casa dell’amico x tra poco, che la partita stava per finire
io arrivo lì e loro scendono
“allora, com’è finita?”
“non lo sappiamo, la partita non è ancora finita”
“ngulo” <-- ho pensato.. chissàquanti ragazzi sulla Terra si sarebbero messi in macchina per andare ad un concerto PRIMA della finale di champions league
beh poi in realtàl'abbiamo sentita per radio ehueheu
siamo arrivati a Nocciano a concerto giàfinito euheueheh
ma .. sono stato cmq felice di essere lì
di beccare M , E (la uagliona) e diversa altra gente
c'era A.g che metteva i dischi
stava da sola, all'angolo di una piazzetta, e metteva musica (di cui non dico il genere perché non me ne intendo molto.. ma so che a un certo punto c'erano i Duran-Duran.)
è stato molto bello vedere a un certo punto una tipa che si era messa su una specie di gradino, e ballava come se stesse su un cubo
era molto .. boh mi sembrava una specie di sacerdotessa
Lerrich e Fabio si sono fatti diversi cicchetti di geigher master
a volte provo invidia
la cosa figa è che a un certo punto i uaglionetti di Nocciano, che erano rimasti sempre "nel loro territorio" (cioé i tavolini davanti all'unico bar della cittàpresumo) si sono avvicinati
a A.g e ha iniziato a importunarla
è stato figo sentire uno che chiedeva “metti qualche pezzo di Amici! qualcosa che possiamo ballare!”
mi sembrava bello perché si erano rotte completamente le barriere del “buon costume” che impongono quasi una sorta di cartello “non parlare al DJ”
la barriera stessa si è rotta anche nell’altro senso perché A.g ha abbandonato la console e si è messa a ballare insieme a E e Elettra
poi. torneo di freccette
è stato figo perché il barista non sapeva come far funzionare “il videogioco delle freccette”, allora ha chiamato un 15enne che stava làfuori e ce l’ha spiegato
Lerrich e Fabio non avrebbero potuto capirlo a causa dell’alco(o)l
io non avevo scusanti in teoria ma.. si sa.. sono sempre così insicuro euheuheeh
beh, insicuro o no, ovviamente il torneo l’ho vinto io.
e ho pagato un altro giro a Lerrich e Fabio.
io ho fatto solo un modesto sorso di Genziana e mangiato patatine stra-salate
ritorno in macchina ascoltando.. un brano che sto sentendo molto spesso
si chiama “carne facile”, è di FZ, più o meno parla sempre di una che si vuole riportare a casa un altro per farselo etc..
sempre scopate sesso etc..
ma il tutto reso con questa musica così “trionfale”…..
mi fa molto bene sentire questo pezzo 🙂
lo lascio qui






Osho
L’amore non è il tuo problema. Il tuo problema è che non sei stato in grado di accettare te stesso, di stare in piedi, di rispettarti, di fare qualcosa in modo da sentirti che hai qualche valore. Il tuo valore dovrebbe essere dentro di te, non elargito da qualcun altro. Un valore preso in prestito è pericoloso, la persona può riprenderselo indietro,vero è che tante storie d’amore finiscono.
1 commenttutto in 2 minuti
10:30 circa
ero appena stato al parchetto sotto casa. mentre cammino verso la macchina, ho visto che c’era una coppia di ragazzi dentro un’altra macchina.
lui stava in piedi,appena fuori lo sportello del guidatore. lei era seduta al posto del guidatore.
mi è sembrato subito che ci fosse una profonda atmosfera di malinconia o tristezza in quell’area.
ho gettato solo uno sguardo di un secondo verso di loro.
e mi sono messo in macchina.
ho rigettato un altro sguardo.
stavolta anche lei era in piedi. ma lui aveva steso il braccio, dalla sua spalla -> al tetto della macchina
come se volesse imprigionarla in un recinto.
un gesto che ho visto spesso, anche senza macchine di mezzo, es. in prossimitàdi muri.
ma a me non sembra tutta ‘sta gran cosa.
voglio dire, lei può sempre sferrare un calcio nelle palle di lui.
oppure può abbassarsi e sciolvare fuori dal recinto. swift
allora.. mentre mettevo in moto, ho pensato di abbassare il finestrino. e di passare vicino a loro, mentre dalla mia autoradio si sentiva un ben preciso pezzo. che è quello che state ascoltando ora.
poi ho proseguito.
e ho girato in via marconi. poco prima dell’altezza di via pepe, mi è venuta voglia di prendere la riviera.
e ho messo la freccia a destra. ma c’era un motorino che mi stava molto vicino, a destra, e a cui avrei tagliato la strada.
praticamente io ho solo rallentato.
e lui ha rallentato con me.
e mi ha mandato diversi inulti. io ho detto “mi scusi, ma guardi che avevo messo la freccia” (sempre mentre c’era il brano sotto).
lui continuava a vomitarmi cose.
poi ho rialzato il finestrino, e ho tirato dritto per via marconi. lui praticamente mi ha seguito.
notavo che mi stava quasi attaccato, un po’ a destra, un po’ a sinistra.
io non andavo veloce.
volevo comunicare il concetto “mica mi voglio appicciare per questa cazzata”.
poi ho sentito che qualcuno (lui) bussava al mio finestrino.
era un personaggio abbastanza rude.
mi ha invitato ad accostare. ma io non mi sono accostato.
mi sono solo fermato in mezzo alla strada. con una coda che nel frattempo si era formata. e gli ho detto “guardi, le ho chiesto scusa, voglio solo andare a casa, per me sta apposto così”.
nel frattempo mi stavo parecchio agitando.
classico prurito insostenibile alle mani e ai piedi.
io ho sempre pensato che fosse dovuto al fatto che “mi lavo poco”, eppure non ha senso: le mani e i piedi sono in effetti le cose che lavo di più in assoluto.
forse lui ha capito. ha capito che tutto sommato non ero uno stronzo. che stava alzando troppo i toni con uno che francamente voleva farsi solo i fatti suoi, senza entrare in conflitto con nessuno.
e ha cambiato tono, mi parlava con quasi con un padre a un figlio.
e mi ha detto che lui s’era tanto incazzato perchè (secondo lui), il fatto di aver chiuso il finestrino e di aver tirato dritto era equivalso a “kussù non merita spiegazioni”.
e mi ha detto, ancora: “beh, allora.. me lo fai ‘st’augurio di buona domenica? e di buona pasqua?”
io ho detto: “certo. come ti chiami?”
lui: “costantino. lo sai che faccio io? il pugile. ti è andata bene ah-ah-ah”
gli ho stretto la mano. gli ho detto ciao.
e ho pensato. che è proprio difficile riconoscere i buoni dai cattivi (così come è quasi impossibile, per me, distinguere l’assoluto bene dall’assoluto male).
ho pensato che lui era talmente buono, dentro, da aver avuto bisogno di farsi tranquillizzare da me, perchè sennò si sarebbe portato dentro un senso di colpa che non era in grado di sostenere.
3 comments
adoro
la curiositàdi tornare subito a casa e fare la prova.
saranno uguali?
adoro questo tipo di cose *
3 commentsflux
che merda.
sono quasi le 4 di notte.
non sono riuscito a chiudere occhio.
saràil pesce? the fish?
domattina sono altissime le probabilitàche io sia Zombie.
cmq la borsa dell’acqua calda mi ha salvato.
davvero.
Washington Post: “giovane si salva grazie alla borsa dell’acqua calda”
ok, approfittiamo per tirare un po’ le somme.
io penso che dentro di me, la veritàci sia.
o meglio: la conoscenza di quale sia la strada giusta, ci sia sicuramente.
io so qual è.
quasi sempre non la seguo, e so di non seguirla.
evidentemente mi attacco molto a comportamenti e “rifugi” che sono molto radicati in me.
ho quasi paura di abbandonarli.. ho quasi paura di non riconoscermi se cambio troppo.
però, insomma. a volte ho la sensazione di crollarmi addosso.
di essere un freno per me stesso.
“a volte sei un po’ stupido. si può dire no?”
e poi.. forse solo da pochi giorni/settimane, sto iniziando a lasciare l’idea che “tutto si può fare”.
sì, onestamente lo credevo. ci volevo credere.
si può fare tutto.
basta impegnarsi.
come se non volessi riconoscere l’esistenza di un limite che sia uno.
come se non volessi mai arrivare secondo a niente.
e, come se io avessi veramente il potere di far succedere TUTTO.
e poi c’è questo strano e perverso meccanismo della paura.
hai paura di incappare in qualche tipo di dolore/rimprovero/conflitto umano, e allora scendi a compromessi MOSTRUOSI con te stesso. in pratica, quel male che altri avrebbero magari fatto a te (ma non è detto), te lo fai da solo. assicurato al 100%.
ma poi , di che cazzo mi lamento?
stanotte ho il privilegio di scegliere chi svegliare tra 2 coinquilini.
questa cosa me la diceva anni fa t.
che era una delle cose più rassicuranti della vita vivere con un paio di amici.
stasera ho beccato in chat drive
gli ho chiesto, che fai?
e lui: era la prima notte in assoluto che trascorreva a casa nuova.
si andava a mettere il pigiama, e poi a letto.
“ma poi torni qui?”
mi sa di no
questa qui è una cover. ma io ho conosciuto prima la cover, e poi ho sentito il brano originale.
ascoltare fino a 1:18
poi si può tralasciare 🙂
grandissima melodia.
httpv://www.youtube.com/watch?v=ZrSj110V0ko
petto
petto.
petto petto e petto
le cose vanno prese di petto
senza paura, senza rimandare. e, fin dove possibile, senza prenderla sul personale quando personale non è.
se questa ficula potesse cascare..
mi ricorderò di questo giorno.
e spero che saràsempre così
spero che quando non saràcosì, rileggerò questo post e guarirò i miei pensieri.
1 comment













