Archive for the 'vita' Category

Ultimately

January 31st, 2019 | Category: un'incontenibile voglia di esprimersi,vita

penso che…

non l’esecuzione di un brano musicale stupendo,

non la scoperta di chissà quale vaccino miracoloso,

non l’invenzione di qualcosa di rivoluzionario…

…ma l’empatia verso una persona… quella è l’espressione più meritevole (per me) di una vita ben spesa

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Metto a verbale che…

January 01st, 2019 | Category: musica,vita

La prima musica ascoltata nel 2019 (a parte la roba ascoltata ieri sera durante la cena del 31…) è:

Can – Future Days (sì, me lo sono sentito a 0.5x, durante la sessione mattutina di yoga)

Ben Frost – Theory Of Machines

Propositi per il 2019? Ci riuscirò a non mangiarmi le pellicine? Riuscirò ad alzarmi dalla sedia PRIMA che lo stress/nervosismo prendano il sopravvento, in ufficio?

Chissà se mi dovrò operare alla cistifellea. Stay tuned

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~

in questi giorni è morta la madre di una ragazza che conosco, da quando ero piccolo
che poi ho perso di vista per moltissimo tempo..

mi ricordo che da piccoli, io e un altro compagno monello da cui sicuramente mi facevo trascinare, chiamavamo questa ragazza…

…facciamo finta, se si chiamava “anna”, noi la chiamavamo “maciopanna”

lei si arrabbiava molto per questo soprannome
io non ho mai capito bene perché. non c’era nulla di offensivo.

e sicuramente all’epoca non potevo realizzare che “macio” potesse indicare “macho, maschio, maschiaccio” o cose simili.

ma..
dopo tanti anni, io questa ragazza l’ho rivista e mi ha detto pressoché subito di essere omosessuale (era con la sua fidanzata quando l’ho vista).

e così oggi mi è venuto in mente di ripensarci.

e se fosse per questo che lei, da piccoli, si arrabbiava per quel soprannome?
è possibile che lei.. a 7, 8 anni.. “sentisse” qualcosa? che fosse già consapevole?

in effetti.. io penso che per un certo tipo di persone, i confini non sono mai proprio netti.
insomma: dire “sono etero” – “sono gay”

ci sono stati momenti in cui ho avuto parecchia ansia a riguardo.

non molto tempo fa “rischiavo” di andare ad abitare con un ragazzo con cui già abitavo (L, ecco perché oggi ti pensavo…), e con un suo amico gay.

io ho messo le mani più che avanti: “se sono gay, lo voglio scoprire il più tardi possibile”.

lasciando da parte il discorso che, a parte rare eccezioni, la compagnia di una mente maschile è sempre stata nettamente più piacevole di una mente femminile..

direi di essere 85%-15%

perché cmq, mi piace toccare tutti

stasera sono abbastanza sereno

tornando da casa di M, da Chieti, avevo proprio voglia di ascoltare questo brano:

httpv://www.youtube.com/watch?v=RxbHvLgNl_4

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evolution

now playing:

Plaid – Double Figure (2001) FULL ALBUM

Oggi (e ieri) è un grande giorno.
ho messo le zanzariere a casa
“GRANDE AVANZAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA VITA” (cit. Norm, parlando del fatto di servirsi o meno di una donna delle pulizie)

ora devo cercare di sconfiggere l’odore di piscio/sperma/pelo di gatto proveniente da casa di mia zia, accanto.

cciasanta, ma perche’ la gente deve tenere cosi’ male gli animali? che poi me li fa odiare?

oggi (dopo aver bevuto una certa quantita’ di birra (*), sono tornato a casa e mi sono messo a sfogliare il mio immenso hard disk. immenso non tanto perche’ è da 1 TB, ma perche’ è pieno di ricordi…

sono finito in D:\guitar
e lì ho trovato un file di testo, risalente ai tempi d’oro in cui il protocollo NNTP era l’unica cosa che mi motivava ad accendere il computer.

e insomma c’era questo esercizio di un frequentatore del newsgroup IAMSC (it.arti.musica.strumenti.chitarra), che usava una certa quantita’ di nick, tra cui BlueDolphin.

mi ricordo bene il suo nome vero.
anche perche’, anni fa (tipo 20 anni fa), ho fatto la “pazzia” (direi oggi) di andare a stare qualche giorno a casa sua, un semi-perfetto sconosciuto, ma ci avevano unito ore e ore di chiacchierate su irc e post sul newsgroup.

mi ricordo essenzialmente 2 cose. anzi 3.

1) la tastiera “ergonomica”, chissa’ se riuscirei mai ad usarla
2) il fatto che lui stesse con una , più piccola di lui, bruttina, e di cui lui diceva “mah adesso ci sto perche’ non ho di meglio da fare, poi se mi scoccio la mando a cacare” – e io (ancora vergine), mi stupivo di questo suo modo di esprimersi
3) una sera, ci stavamo per addormentare, lui pero’ doveva riuscire non so perche’, allora è sceso sotto casa. dopodiche’ una certa quantita’ di schiamazzi, mi affaccio, e vedo che c’è

3a) un tizio atterrato, a pancia in su, con il braccio destro disteso , alla cui estremita’ c’è un coltello
3b) un tizio che gli sta sopra, e che gli tiene il braccio destro disteso di cui al punto 3a
3c) il mio amico BlueDolphin, che si mette a correre per chiamare la polizia (non erano ancora molto diffusi i cellulari)

beh, l’ho cercato su Linkedin.
l’ho trovato.
anzi, lui LAVORA A LINKEDIN.
c’ho scambiato 2 chiacchiere, lui ora sta a San Francisco

(*) in questi giorni a lavoro viene ogni tanto un consultente , che usa spesso il modo di dire “una certa quantita’ di “… mi piace molto 🙂

– “se configuri le cose in quella maniera, ci potrebbe essere poi una certa quantita’ di caos”
– (davanti a me con 2 portatili + il computer fisso di lavoro) “france’ noto che hai una certa quantita’ di computer”

anyway, grazie, birra IPA

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snapshot

April 26th, 2018 | Category: vita

come potrei descrivere questa epoca a me stesso tra 20 anni…

molto stressato.
grande insofferenza ai suoni forti, alle voci sovrapposte
grande disarticolazione e scoordinazione degli arti superiori (anche un po’ inferiori)

i gesti più banali mi costano un sacco di fatica

per il resto..
se fosse una persona allettata a cui devi semplicemente cambiare il pannolone .. “poco male”
ma il fatto di dover tenere sempre 2 occhi aperti, sorvegliare continuamente, e per un attimo che ti sei distratto e torni là, trovi gli scenari più impensabili

e il tutto reso ancora più duro dai cattivi odori.
ovunque
il pavimento appiccicaticcio
condizioni igieniche di un’intera casa precipitate drasticamente
ormai annuso ogni asciugamano prima di usarlo (quando il “problema” non è evidente alla vista..)

e l’impossibilità di parlare, di avere una comunicazione minima essenziale.
impossibile chiedere “alzi il piede?” (così ti posso rimettere le mutande e/o i pantaloni)
niente, risponde fischi per fiaschi

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I’ve seen a lot

March 31st, 2018 | Category: vita

stamattina ho sentito che M parlava da solo.. credevo fosse una delle situazioni già viste

parlare con lo specchio..
parlare con la tv..
parlare immaginando di avere un telefono in mano..

…invece stava con la guancia appoggiata ad un cappotto, che teneva abbracciato, e lo stava salutando

è “oltre” la manifestazione e i sintomi di una malattia
è puro bisogno di affetto

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Una giornata particolare

non saprei dire quando è iniziato il mio desiderio di visitare il telegrafo da vicino.

nel corso della mia vita ho adocchiato altre… “cose alte” nella mia città, ma quelle si erano rivelate tutto sommato abbastanza raggiungibili da vicino:

la cosa buffa è che, con una certa frequenza, vedevo spesso comparire su facebook (quando ci stavo) foto di gente che andava vicinissimo al Telegrafo a farsi tranquillamente foto (più che altro gruppi musicali)

come cazzo facevano? da dove salivano?

per un certo periodo avevo iniziato a fare dei sopralluoghi per cercare di individuare una possibile strada per salire.

con un’estrema fierezza (a botte di Google maps) avevo trovato questa strada, ero troppo convinto che fosse quella “giusta”.. ma purtroppo si trattava di una stradina privata che portava abbastanza vicino al Telegrafo, ma non abbastanza da competere con i ragazzini (Zippo esclusi) degli altri gruppi musicali:

Un giorno avevo persino trovato un fantastico post di un tizio che aveva addirittura fatto una piccola mappa:

secondo me la stradina in questione (quella a destra) era questa:


fast forward di un paio d’anni.

mi reco al centro commerciale “Globo” per comprare un paio di scarpe per mio padre, e uno di quei pantaloni da tuta che ha il benefit di potersi sbottonare di lato, molto utile nel caso in cui l’individuo rifiuti di calarsi i pantaloni e/o di alzarli oltre il ginocchio, al fine di farsi fare dei trattamenti a causa di piedi ultragonfi.

caso volle che sia le scarpe sia il pantalone non siano andati bene.
mia madre obiettò che la tuta era “da donna” e che le scarpe, seppur della taglia che lei mi aveva indicato, erano troppo piccole.
così, giusto per non farsi mancare una buona dose di stress anche di sabato, sono tornato al Globo.

per fugare la noia, al ritorno ho fatto un percorso diverso, più lungo, in sostanza mi era venuta voglia di ripassare davanti il cancello della stradina che portava al Telegrafo (che ho sempre visto chiuso…)

con mio sommo stupore, il cancello era aperto.
non solo.
c’era un cartello con su scritto “parco colle del telegrafo

….WHAT?

vado “su internet” e scopro che il parco era stato inaugurato a dicembre

httpv://www.youtube.com/watch?v=k4vUWBQPaHw

lì ho deciso che avrei atteso un momento speciale, e una compagnia speciale, per andarci la prima volta 🙂

e così è stato.

cmq, quanto cazzo è bello, e quanto cazzo è grosso *

***love***

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mi piace lavorare

March 10th, 2018 | Category: tmrc,vita

ogni tanto faccio questa riflessione.

10 anni fa circa, ero tendente ad essere molto “minuzioso”, perfezionista sul lavoro, su aspetti molto tecnici legati al lavoro da sistemista.

col passare del tempo, mi sto rendendo conto che, in maniera piuttosto naturale direi, sto modificando questo atteggiamento.
tendo a semplificare, ad essere meno “fissato”, etc…

e mi chiedo:

se questa tendenza continuerà a proseguire, magari tra 5 anni sarò ANCORA meno fissato, e potrei concludere che già ora sto perdendo molto tempo in cose non realmente necessarie/importanti, e che ho GIA’ perso negli anni passati molto tempo in cose non realmente necessarie/importanti.

quindi le riflessioni sono:

– la modifica del mio atteggiamento deriva dal miglioramento tecnologico dei software/sistemi operativi utilizzati?
chi ha mai più ricompilato un kernel negli ultimi 7/8 anni? giusto per fare un esempio.

– la mia vita si è così “appesantita” che umanamente non ho tempo di seguire le cose in un certo modo, per cui sono costretto a semplificare, ridure…. anche se non vorrei?

– la mia professionalità è migliorata, per cui ora ho una visione più chiara/pragmatica di ciò che è realmente necessario/importante?

magari la verità starà in un mix delle 3 🙂

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Un pesce fuor d’acqua

January 07th, 2018 | Category: musica,un'incontenibile voglia di esprimersi,vita

una delle puntate che mi è piaciuta di più…

un tenero e fantasioso modo di esprimere le difficoltà con una lingua che non si conosce (Lost In Translation?)

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un grande inizio

January 01st, 2018 | Category: vita

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