Archive for the 'vita' Category
CTF – Liberty
ho perso qualche minuto per cercare di capire come si apriva il “vano” davanti..
poi ho cercato su Youtube 🙂
diciamo che non ci sarei mai arrivato 🙂
by the way, it is empty

vita di pi
kelly lee owens – ON
questo video mi devasta. lo trovo molto poetico. separazione (o morte)
e la mia sintesi: ok, dopo una separazione così sofferta, non è forse giusto dire che la nostra vita è distrutta per sempre?
io non credo di riuscire a voler superare il passato.
mi sembra più onesto continuare a ripetere ogni giorno che la vita è una merda. niente a senso (cit. Lamentazioni.org)
e attendere quel giorno, per trovare la pace.
“perché da vivi.. la pace nun ce l’avevano” (cit. Richard Benson stavolta)
No commentsdoveva essere una cosa bella
mi è successo n volte
tipo.. sto in macchina con qualcuno, questo qualcuno inizia a sciorinare una serie di brani musicali, magari mi chiede se ne conosco qualcuno; ma sostanzialmente non sembra interessato al fatto che io li stia apprezzando oppure no. che io stia bene oppure no. che io mi senta soggiogato oppure no.
voglio dire: se fosse stato senza di me in quel momento, si sarebbe comportato alla stessa maniera.
oppure a Capodanno, dove qualcuno si mette davanti al PC e monopolizza la scelta della playlist della serata, senza dare l’idea di voler far partcipare anche gli altri.
ho sempre vissuto male questi episodi. ma probabilmente è un discorso più ampio.
ci sono persone che, a pelle, mi hanno sempre e subito trasmesso una certa propensione a condividere (o forse dovrei dire meglio: convivivere) le cose, non solo la musica. A vivere veramente certi momenti “alla pari”. definirei queste persone dei comunisti sociali 🙂
altri invece (tipicamente con un forte carattere), mi hanno sempre dato l’idea di non preoccuparsi più di tanto di saper leggere lo stato d’animo dell’altro.
figuriamoci, quindi, avere un’idea dei suoi gusti.
Agli occhi di un osservatore qualunque, vista in mezzo ai suoi compagni di giochi molto più socievoli, Judy, una bambina di quattro anni, potrebbe sembrare un classico tipo da tappezzeria. Quando è il momento di giocare, esita a prendere parte all’azione e ne resta ai margini invece di immergersi in essa. Tuttavia, Judy è un’abile osservatrice della politica sociale nell’ambito della sua classe di scuola materna – forse la più sofisticata, fra tutti i suoi compagni, nella comprensione dei sentimenti altrui.
Questa sua dote emerge soltanto quando l’insegnante riunisce Judy e i suoi coetanei per fare quello che essi chiamano il Gioco della Classe. Questo gioco – che consiste in un modellino dell’aula di Judy, come una casa di bambole, con figurine che hanno al posto della testa delle piccole fotografie dei bambini e dell’insegnante – è un test per valutare la percettivitàsociale. Quando l’insegnante le chiede di mettere ciascun bambino nella zona della classe dove esso ama di più stare – l’angolo delle attivitàartistiche, quelle delle costruzioni, e così via – Judy è in grado di farlo con grande accuratezza. E quando le si chiede di mettere ciascun bambino insieme a quelli con cui ama di più giocare, Judy sa mettere insieme tutti gli amici migliori.
(from Daniel Goleman, “Intelligenza emotiva”)

long distance phone call
ogni tanto, quando sto a casa dei miei, e mamma non c’è, parlo con papÃÂ
mi rivolgo verso quella specie di “botola” dove ci sono le sue ceneri
come se cercassi delle risposte, un qualcosa che mi faccia stare “tranquillo”
cmq.
visto che oggi il mio pomeriggio saràtutt’altro che “libero” (e per libero intendo: libero di fare quello che cazzo mi pare, senza sentirsi colpevolizzato e/o incriminato), ho deciso di fare una cosa che dovevo fare da tempo.
ossia..
cerca di trovare, in mezzo a decine e decine di chiavi, quali fossero quelle del motorino di papà, e soprattutto della catena dello stesso
alla fine, c’era un mazzo con una targhetta “capanno”
è stato piuttosto facile

tra queste ho trovato la chiave del Liberty, quella del bauletto, e quella di quella specie di “locker” che bloccava la routa.
così ho potuto spostare il motorino un po’ più avanti:

giàche c’ero, ho provato anche a cercare la chiave della catena della bici verde di papà:

e ho trovato anche lei

così posso portarla a Iervese, e magari usarla.. visto che quella che uso in genere è un po’ duretta
questa mattina ho fatto colazione con marzia e il mio amico Emiliano

gli ho mandato questa foto, sempre di un paio di libri trovati al capannone..

oggi dovrò mettere a posto la libreria.
1 commentche fatica
ma mi sono divertito 🙂
tmrc/CTF-Walkthrough/TryHackMe/Chill_Hack at main · sughenji/tmrc · GitHub
1 commentdownload
facciamo una fotografia della mia vita, adesso, in questi giorni
mi sveglio sempre con le gambe… male, rigide. appena mi metto in piedi, barcollo un po’.
questa sensazione poi, dopo che cammino un po’, passa. probabilmente un fatto di circolazione
le ore trascorse al lavoro sono il più grande punto interrogativo.
sono sinceramente preoccupato. ogni cosa mi sembra .. opaca, difficile, mi sento insicuro
le cose “nuove” mi atterriscono, parto sempre col presupposto che “non ce la farò”
non so se queste sensazioni possano essere legate al terrificante bordello acustico che c’è nell’open space dove lavoro.
voglio dire.
l’anno scorso ho imparato addirittura qualcosa di python, STANDO A CASA.
ho persino scritto QUESTO:
https://github.com/sughenji/almost-subnet
ho seguito vari corsi su Udemy (quasi tutti orientati alla security)
insomma, sembrava che di “spazio” nel mio cervello ce ne fosse ancora
adesso mi sento moooolto incerto. e davvero non so come si potrebbe trasformare il mio lavoro, col passare degli anni.
tutta l’infrastruttura che gestisco (non completamente da solo, ovvio) mi sembra una bomba ad orologeria.
per circa 2-3 mesi poi .. ho vissuto una cosa molto particolare.
è interessante perché sono capitate 2 cose insieme, e io ho dato (stupidamente, e senza alcun fondamento) la colpa ad una sola di queste due: il VACCINO
insieme al vaccino ho iniziato anche una terapia per il reflusso.
fatto sta che.. col passare delle settimane, mi sono sentito praticamente trasformato.
sembrava che di colpo non mi importasse più nulla del sesso.
niente, mi era passata completamente la voglia. anche dal punto di vista delle fantasie (che per me sono molto “potenti”).. tutto affievolito
ho cercato su google: nomefarmaco + erezione, etc.. non ho trovato nulla.
ma dovevo essere meno superficiale. dovevo cercare: unodeicomponentidelfarmaco + erezione.
e così avrei TROVATO una spiegazione:
In uno studio condotto su 104 pazienti con disturbo bipolare dell’umore, è stato osservato che i soggetti trattati con litio associato a benzodiazepine, presentavano una notevole compromissione della risposta sessuale (riduzione del desiderio, difficoltànel raggiungere e nel mantenere l’erezione, disturbi dell’orgasmo
cmq, adesso ho interrotto il farmaco (Luxamide, che contiene benzodiazepine), e sono quasi tornato alla normalità.
sto vedendo IT Crowd: non mi fa impazzire. lo sto vedendo in lingua originale (con i sub in inglese), perché così ha suggerito qualcuno su un certo gruppo telegram.
vorrei tanto finire di vedere, piuttosto, Silicon Valley: devo capire se M è intenzionata (siamo arrivati insieme alla seconda puntata della terza stagione)
guardo almeno una volta al giorno questo video (“macellaio toscano”)
cmq, c’è sempre lui *

droga
Dimitri Finds Out Original HD Extended Version With Translation
probabilmente le persone continuano a guardare al tg, con una sorta di compassione, le storie di ragazzi che muoiono di overdose o cose simili, e giudicano tutto questo come una disgrazia, una cosa senza senso etc
ma nessuno si chiede mai perché la gente vada alla ricerca di certe cose?
non è che forse… ti fanno sentire BENE come non riusciresti mai a sentirti da solo?
nel mio piccolo posso testimoniare cose indimenticabili
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