Archive for the 'vita' Category

domyrdo

March 01st, 2011 | Category: vita

httpv://www.youtube.com/watch?v=5jIZaCYkY2o

No comments

terapia E

February 12th, 2011 | Category: vita

qualche giorno fa m’era venuto un dubbio.

avevo avviato XP sul mio pc (di solito uso Linux, nella fattispecie Linux Mint), e avevo avviato Google Earth.

(parentesi: a parte il fatto che stasera, su Google Earth, mi è caduto l’occhio sulla voce “consapevolezza globale” in basso a sinistra”. cosa?!? non era spuntata. l’ho spuntata. sono venute fuori tante cose sul globo. e ho pensato: ma io forse me lo devo rivendere il pc. lo uso per fare sempre le stesse cose, e sostanzialmente non viaggio come potrei e come sarebbe giusto fare, vista la “potenza” della tecnologia che abbiamo oggi….)

ho visto che c’erano due segnalibri: uno era casa mia, dove sono ora.

l’altro era un posto nell’entroterra abruzzese, etichettato come “festa”. chi diavolo l’aveva messo?

io no. no di sicuro.

avevo due sospettati.

poi mi sono ricordato che probabilmente l’aveva messo E., l’ultima volta che era stato a casa mia.

stasera ero con F., e ho raccontato questa cosa. avevo in mente di mandare via email a E il kmz.

generalmente avrei salvato il kmz sul mio pc e POI l’avrei allegato in qualche mail.

ma no, basta. basta.

non capisco perchè mi devo sempre complicare la strada.

tasto destro: invia tramite email.

sì ma.. con cosa tenterà di spedirlo? non ho un client di posta configurato qui.

agevolazione, lo puoi mandare direttamente dal tuo account gmail.

figo! va bene.

e si apre il composer. con tutto il testo “Lo streaming di Google Earth raggiunge tutto il mondo…”

ho scritto qualcosa in cima, senza cancellare il testo di google.

F. ha detto “sarebbe stato bello se tu avessi scritto DENTRO il testo di google.”

grazie, F *

ciao! Lo streaming di Google Earth raggiunge tutto il mondo tramite reti wireless e via cavo consentendo agli utenti di visitare praticamente qualsiasi punto della Terra dove sei stato tu? cmq per la storia dei computer da assemblare e di vedere luoghi in dettaglio come in una fotografia poi ci risentiamo. però se vuoi portarti avanti col lavoro.. È una mappa diversa da tutte le altre. Si tratta di un modello 3D del mondo, basato su immagini satellitari reali con mappe, guide a ristoranti, hotel, attività commerciali, intrattenimento ed altro ancora io direi di testare almeno le ram che hai. Puoi eseguire istantaneamente lo zoom dallo spazio al livello della strada e poi passare da una località all’altra, da una città all’altra e perfino da un Paese all’altro. puoi usare uno qualsiasi dei cd di ubuntu. Scarica Google Earth (che all’avvio contiene il memtest). Metti il mondo in prospettiva! è un posto.(http://earth.google.com)

No comments

dedica

httpv://www.youtube.com/watch?v=37Rg0PMExDg

dedicato con grande affetto a tutti gli amici.
del cyberspazio e della vita reale.
e a quelli che abitano in entrambi i luoghi.

Francesco

3 comments

neuromancer

February 06th, 2011 | Category: sogni,tmrc,vita

httpv://www.youtube.com/watch?v=d0-oDSD-o1M&feature=related

2 comments

grazie

December 12th, 2010 | Category: musica,rapporto con le donne,sogni,tmrc,vita

*

httpv://www.youtube.com/watch?v=eBpE3bGaFFs&feature=related

(Michael Brook, “Lakbossa” – Cobalt Blue)

No comments

oggi sono felice perchè

November 29th, 2010 | Category: vita

..sono entrato nei sogni di una persona a cui voglio bene e che è stata importante per me

..perchè i miei zii hanno pronunciato frasi che non avrei immaginato (a mia cugina)

..perchè P. è andata a comprarsi un giubbino

..perchè ho risolto un problema informatico che mi portavo dietro da giorni. e l’ho risolto oggi, ovviamente

..perchè sono andato nella stanza di R., senza timore

..perchè ho telefonato a Mauro e gli ho chiesto “che ti magni stasera?” e lui “mah.. giusto un tè.. qualche biscotto” e poi, invece, ha mangiato: un bel pezzo di polpettone di mia nonna + patate al forno + 3 cordon bleu (e del vino rosso ovviamente)

..perchè il mio ciGGino ha ritirato il referto e.. andrà tutto bene 🙂

..perchè ferc ha saputo che a Gennaio lo richiameranno a lavorare alla Caritas

..perchè i buenRetiro sono qui riuniti per la cena davanti alla tv (Saviano)

..perchè, chissà, forse ho trovato lavoro ad un’amica che conosco da un giorno. o meglio, da una manciata di ore

..perchè un’altra mia amica non avrà quello stesso lavoro perchè qualcuno la giudica troppo attraente (?)

..perchè pensavo che fosse un film di cazzo, invece porterò sempre dentro di me questa scena:

httpv://www.youtube.com/watch?v=TLzqrY0FVx4&feature=related

4 comments

Lo scintillìo delle divise

October 23rd, 2010 | Category: musica,vita

Ci ho ripensato qualche giorno fa, quando ero a casa con F. e stavo suonando la chitarra.
F. mi ha chiesto “di chi è questo pezzo?”.
Era Zoot Allures, di Frank Zappa.

In assoluto, la prima cosa che io abbia mai sentito di Frank Zappa.
La nascita del mio rapporto con FZ fu una bella coincidenza.

Di Zappa avevo solo letto (e riletto) alcune sue interviste contenute nel libro “Guida alla musica pop”, uno di quei libri si trovavano in giro per casa per merito di mio padre.
guidamusicapop

Zappa mi aveva colpito, mi aveva fatto nascere una grande curiosità di ascoltare la sua musica.
Senza che vada a riprendere il libro, mi ricordo quasi perfettamente questo frammento di intervista:

d: “come mai ha deciso di suonare musica rock insieme ad un’orchestra?”
r: “vede, i ragazzi di oggi non hanno mai visto un’orchestra. e se ne hanno vista una, è stata in televisione, in bianco e nero, in formato 40×20. noi possiamo dare a questi giovani moltissime nuove informazioni”

a parte questo, di Zappa in giro per casa non c’era null’altro.
intendo, a parte la foto di FZ seduto sul water, che mio padre aveva conservato dal “Times” comprato in Inghilterra.

fz

un giorno, credo fosse il ’93, decisi di registrare un film col videoregistratore.
lo programmai per iniziare alle 20 e … di andare avanti per 3 ore.
sapevo che il film durava 2 ore, ma io per “sicurezza” scelsi così.

il film che volevo registrare era “1997: fuga da new york”.
cosa finì DOPO il film?

una tal trasmissione musicale, con una voce femminile che spiegava che tra poco avrebbero trasmesso un concerto de “..il mitico FRANK ZAPPA”.

io ero sul divano. dissi tra me e me “ah!”
credo di poter dire, a ragione, che da lì la mia vita è cambiata.
e da lì che mi venne voglia di suonare la chitarra.
era come se avessi sempre ascoltato musica in bianco e nero, ed ora finalmente c’era musica a colori.
poi era tutto così diverso anche nel look.. sembravano tutti appena usciti dalla palestra. non si preoccupavo troppo dell’immagine.. quello che contava era la musica!
il primo brano di quel concerto fu appunto Zoot Allures.

(l’assolo vi farà venire il mal di testa, e il brano che c’è attaccato dopo non è molto bello)

httpv://www.youtube.com/watch?v=eAmcmdKjTDA

“zoot allures” riguarda anche il primo indirizzo email che ho avuto in assoluto… mi ricordo che lo creai ad Ancona, all’università di ingegneria.

scelsi “zootallures@freemail.it”

prima di scrivere questo post.. ho cercato quell’indirizzo su google.

ho trovato qualcosa 🙂

..un sito dove le persone si scambiavano le regolazioni del multieffetto Lexicon Vortex per creare nuovi suoni

vortex

ho un mal di testa che mi spacca in due.. ma la spinta a scrivere questo post è stata troppo.. più forte 🙂

5 comments

Frankienstein

October 22nd, 2010 | Category: vita

“Gli antichi maestri di questa scienza promisero l’impossibile e non giunsero a nulla. I moderni maestri promettono davvero poco; sanno che i metalli non possono essere trasmutati e che l’elisir di lunga vita è una chimera. Ma questi filosofi, le cui mani sembrano fatte solo per frugare nel fango, i cui occhi sembrano fissarsi solo sul microscopio, o sul crogiuolo, hanno compiuto miracoli. Essi penetrano nei recessi della natura e ne rivelano l’opera segreta. […] Hanno acquisito nuovi e quasi illimitati poteri, possono comandare il fulmine nel cielo, simulare il terremoto e prendersi gioco del mondo invisibile con le sue ombre.”

No comments

Ordine

October 12th, 2010 | Category: sogni,tmrc,vita

httpv://www.youtube.com/watch?v=FzKgcVCeIlg

No comments

articolo

April 18th, 2010 | Category: vita

trascrivo volentieri quest’articolo di Michele Serra, apparso sul Venerdi’ di Repubblica della scorsa settimana (9 aprile 2010)

############

Nell’era della chirurgia plastica anche il disagio e’ un neo da togliere

Chi c’e’ dietro il dilagante potere delle case farmaceutiche? Ma e’ ovvio: ci siamo noi. Non siamo solo le vittime, non siamo solo i complici, siamo anche i mandanti della medicalizzazione della vita. Se ogni disagio diventa un insopportabile dolore, se ogni mancanza diventa una voragine nella quale temiamo di sprofondare, la nostra soggezione all’aiuto farmacologico, al sostegno psicologico, aumenta in progressione geometrica.

Accettare l’imperfezione, sopportare il limite, non sembra una qualita’ del nostro tempo. Peccato che niente sia piu’ vulnerabile (meno perfetto) dell’ansia di perfezione: ci rende insicuri, fragili e permeabili ad ogni speculazione sulla nostra fragilita’.
Se il timido, il nervoso, il troppo sensuale, il vivace si convincono della natura sindromica di un tratto della loro personalita’, ecco che aumenta a dismisura il target degli impasticcabili. In fin dei conti poter medicalizzare un difetto, o un ingrediente indigesto del nostro carattere, ci permette di estroiettarlo: non sono io, “quella cosa li'”, e’ un accidente, un’intrusione, un virus, un corpo estraneo del quale liberarmi.

Alla chirurgia di massa minaccia di sommarsi anche la smania di estirpare i difetti, veri o presunti, della nostra fisionomia psicologica. E la “personalita perfetta”, cosi’ come sortisce da questo quadro ossessivo, assomiglia molto al “volto perfetto”, prodotto dai bisturi: seriale, omologato, con i connotati individuali cancellati insieme alle rughe. Come se la scrittura della vita contenesse tali e tanti errori che e’ piu’ prudente, piu’ rassicurante azzerarla.

(Meglio non avere faccia che averne una troppo impegnativa, sembrano dirci i volti piallati di migliaia di signore. Qualcuno deve averle convinte che l’eta’ e’ solo una sindrome: il tempo e’ una malattia?)

Credo che “disagio” sia la parola chiave. Nei nostri anni ogni normale sottozero invernale diventa “gelo polare”, e ogni normale canicola estiva diventa “caldo record”.
E “Italia paralizzata dal gelo” e’ il titolo terrifico – e rituale – che accompagna il ritardo dei treni, gli ingorghi causati dalla neve, le astanterie che si affollano di anziani fratturati, insomma una straordinarieta’ cosi’ prevedibile da far parte, a pieno titolo, della normalita’.
Una specie di pigrizia nevrastenica (ossimoro) ci fa considerare inaudito e insopportabile qualunque intoppo, qualunque fatica straordinaria. Se ogni disagio diventa “emergenza”, ogni stato di malessere diventa “malattia”. E in un paio di generazioni siamo passati dal negazionismo bigotto (quando la depressione, lei si’ una sindrome in piena regola, era considerata un banale cattivo umore) all’estremo opposto: una credulita’ disarmata di fronte alla medicalizzazione di tutto.

Salutismo compulsivo e ipocondria di massa mi sembrano fortemente alimentati dalla dilagante incapacita’ (questa si patologica) di affrontare il disagio.
Non il dolore, o la tragedia, o la morte: il disagio. La normale fatica di convivere con ostacoli esterni e interni, intoppi sociali e privati.
Qualunque cosa che appartiene al corso quotidiano delle cose. L’abitudine alla nostra inadeguatezza, quel famoso “sapersi accettare” che a partire dal mondo classico e’ uno degli obiettivi della maturita’.
Suscita una ragionevole paura un mondo che crede di poter “guarire” da se stesso con una pillola, anzi con mille pillole per ciascuna delle mille inquietudini che ci fanno compagnia.
Fa paura perche’ e’ – soprattutto – un mondo immaturo, non adulto.
Suggestionabile. Continuamente bisognoso di una “guida” esterna.
Il miglior mondo possibile per chi vuole vendere non solo pillole, ma tutto il vendibile.

4 comments

« Previous PageNext Page »